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Pierpaolo Sileri, viceministro della salute, si sfoga in un’intervista a ‘La Verità’ su alcuni dettagli passati inosservati, a lui e alla sottosegretaria Zampa. In particolare fa riferimento ai verbali del Comitato tecnico scientifico: “Mi dicevano: ‘Non sono secretati ma non puoi leggerli’. Un perfetto comma 22, mentre in Italia si moriva a centinaia e purtroppo abbiamo ancora tante perdite. lo e la mia collega, la sottosegretaria Sandra Zampa, che fra l’altro fa parte della delegazione del Pd – racconta Sileri – abbiamo ottenuto, non le dico quanto ci è voluto, di poter inserire degli osservatori durante gli incontri del Cts. Attenzione ho detto che è un osservatore nel Comitato: riferisce a me quando io non partecipo alle riunioni, ma non ha potere deliberativo al pari dei membri del Cts”.
Poi Sileri racconta un aneddoto: “Una lunga giornata di lavoro al ministero – spiega – Resto in un ufficio senza mai muovermi, poi vado a casa. Mia moglie mi urla dal salone mentre mi faccio la doccia: ‘Ma come? Ci sono due infetti a Roma e non mi dici nulla?’. Gli uffici non mi avevano detto niente. A nessuno di noi: né a me, né alla sottosegretaria Zampa. E’ normale, secondo lei, che io il Dpcm lo ottenga da un altro ministero e non dal mio? E’ possibile che io una delibera o una circolare la scarichi dal ‘Corriere della Sera’ e non la riceva dagli uffici che l’hanno diffusa? E che poi quando leggo dico: ‘Ma che cazzo stanno a dì?'”.
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