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Sicilia in zona arancione, cosa si può fare? Il Dpcm che entra in vigore il 6 novembre e avrà validità fino al 3 dicembre ha diviso l’Italia in tre fasce: gialla, arancione, rossa. La Sicilia rientra nella fascia arancione e avrà restrizioni più severe rispetto a molte altre regioni. Le misure prese durano 15 giorni. Non si può entrare o uscire dalla regione: ci si può muovere soltanto per comprovate esigenze dunque motivi di lavoro, salute o necessità. Bisogna mostrare l’autocertificazione in caso di spostamenti non consentiti. Come riporta il decreto, “il transito sui territori in zona arancione è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti”.
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Vietato ogni spostamento, da Regioni e comuni. Chiudono bar e ristoranti, ma “restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”. Disponibile il servizio a domicilio ed è possibile comprare d’asporto.
Aperte edicole e generi di prima necessità. Didattica a distanza anche per seconda e terza media. Aperte solo scuole d’infanzia, elementari e prima media. Corsi universitari a distanza, sospese tutte prove pre-selettive ed abilitazioni professionali, sospese tutte competizioni sportive, tranne quelle riconosciute dal Coni e dal Civ. Chiusi musei, mostre, e centri scommesse. Attività motoria consentita solo nei pressi delle abitazioni, mentre palestre, piscine e centri sportivi sono chiusi.
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