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“In questo momento il mondo dello sport non deve andare per conto proprio, deve essere allineato in piena condivisione con quelle che sono le disposizioni dell’attività vigilante, in primis il Governo. Con questo decreto ci siamo adeguati ma anche convinti che la valutazione sia quella più giusta”. Queste le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, sulla decisione del Governo di sospendere gli eventi sportivi in Veneto e Lombardia. “Porte chiuse? Era una delle ipotesi sul tavolo ma sarebbe stato sbagliato e inelegante si fossero anticipate delle mosse – ha sottolineato il numero uno dello sport italiano ai microfoni di Sky Sport – E’ stato preso in considerazione, il tema è che ci sono due problematiche che non sfuggano agli addetti ai lavori: c’erano 70 mila biglietti venduti in Inter-Sampdoria, la seconda questione è quella di ordine pubblico”.
Su quando si potrà ristabilire la normalità Malagò aggiunge: “Ci sono degli interessi primari, la salute in primis. L’obiettivo il primo possibile, ci si augura, di ristabilire tutto sennò i problemi sono sotto gli occhi di tutti. Oggi questi problemi devono andare in secondo piano”. Sul problema degli incastri dei calendari: “I calendari non sono regolati dal sottoscritto, ho parlato sino alle 3 di notte con Marotta, l’Inter rischia di dover recuperare la partita a fine maggio…ma affrontiamo un problema per volta”.
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