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Selvaggia Lucarelli non ci sta e commenta il suo deferimento da parte dell’Ordine dei giornalisti in seguito alla violazione della Carta di Treviso. La nota blogger è stata accusata di aver rivelato a mezzo stampa l’identità di suo figlio, quindicenne e dunque minorenne, protagonista di una contestazione nei confronti di Matteo Salvini in una manifestazione della Lega domenica scorsa, ma si difende così: “Quindi: mio figlio dice la sua a Salvini, senza che nessuno sappia chi è. La polizia lo costringe a dire nome e cognome di fronte a telecamere e cento persone. Alcuni siti e la Lega pubblicano nome e video. Io solo dopo spiego cosa è successo è vengo deferita dall’Odg. Geniale”, scrive su Twitter.
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