“A questa scuola io darei un bell’otto. Un buon insegnante deve valutare i risultati anche nelle condizioni in cui si producono”. Lo dice la ministra dell‘Istruzione Lucia Azzolina in una lunga intervista a Tpi.it “Sarebbe inutile negare la condizione in cui si trovava la scuola quando l’epidemia ci ha investito. Ancora troppe disparita’ fra un istituto e l’altro. Ma la scuola ha saputo reagire, questo va detto. Dobbiamo esserne fieri. Ringrazio tutto il personale. Come Ministro ho voluto fortemente la didattica a distanza quando siamo stati costretti a chiudere le aule”, prosegue la ministra. Per dare i pc agli studenti che non li hanno “abbiamo attivato diverse modalita’: in alcuni casi sono i dirigenti scolastici a consegnare, soprattutto nei piccoli centri, altrimenti e’ la protezione civile che si reca a domicilio“. La didattica a distanza nel primo decreto era opzionale, “ci sono state diverse resistenze. Ma adesso abbiamo gia’ cambiato la normativa: la didattica a distanza non puo’ essere piu’ opzionale. E’ un obbligo”, conclude la ministra.