Clamoroso è dire poco: la leggenda Magnus Carlsen ha abbandonato (o è stato squalificato, a seconda dei punti di vista) i Campionati mondiali di scacchi rapidi di New York dopo che la FIDE, l’organismo di governo, ha impedito al norvegese di partecipare ad un turno del torneo per via dei suoi jeans. Un abbigliamento non conforme al dress code dell’evento. Lui si era detto disponibile a cambiarli nella giornata di domani, ma la federazione non ha concesso deroghe: “Oggi, il signor Magnus Carlsen ha violato il dress code indossando jeans, che sono esplicitamente proibiti dalle normative di lunga data per questo evento – si legge nella nota della FIDE -. Il Chief Arbiter ha informato il signor Carlsen della violazione, ha emesso una multa di $ 200 e gli ha chiesto di cambiare il suo abbigliamento. Sfortunatamente, il signor Carlsen ha rifiutato e, di conseguenza, non è stato abbinato al round nove. Questa decisione è stata presa in modo imparziale e si applica equamente a tutti i giocatori. In precedenza, un altro partecipante, il signor Ian Nepomniachtchi, era stato multato per aver violato il dress code indossando scarpe sportive. Tuttavia, il signor Nepomniachtchi ha rispettato il dress code, si è cambiato con un abbigliamento approvato e ha continuato a giocare nel torneo”.
E ancora: “Le norme sul dress code sono redatte dai membri della Commissione Atleti FIDE, composta da giocatori professionisti ed esperti. Queste regole sono in vigore da anni e sono ben note a tutti i partecipanti, che le ricevono prima di ogni evento. La FIDE ha anche garantito che l’alloggio dei giocatori si trovi vicino a piedi dal luogo di gioco, rendendo più comodo il rispetto delle regole. La FIDE resta impegnata a promuovere gli scacchi e i suoi valori, tra cui il rispetto delle regole che tutti i partecipanti accettano di seguire”.
LE PAROLE DI CARLSEN
“Ho indossato una maglietta, una giacca e, sinceramente, non ho nemmeno pensato ai jeans, ho anche cambiato le scarpe”, ha raccontato Carlsen a Take Take Take. “Non ci ho nemmeno pensato… Prima di tutto, ho ricevuto una multa, il che è giusto, e poi ho ricevuto un avviso che non sarei stato abbinato se non fossi andato a cambiarmi. Hanno detto che avrei potuto farlo dopo il terzo round di oggi. Ho detto ‘Se per te va bene, cambierò domani, oggi non me ne sono nemmeno accorto’, ma loro hanno risposto ‘Beh, devi cambiare ora’. A quel punto per me è diventata una questione di principio”. Da qui lo stop. E nessun ricorso è in lavorazione: “Sinceramente, sono troppo vecchio a questo punto per preoccuparmene troppo. Se questo è ciò che vogliono fare… credo che valga in entrambi i sensi, giusto? Nessuno vuole tirarsi indietro, ed eccoci qui. Per me va bene. Probabilmente andrò da qualche parte dove il clima è un po’ più confortevole di qui”. Dopo aver sconfitto Brewington Hardaway (primo grande maestro afroamericano negli Stati Uniti a 25 anni da Maurice Ashley) al sesto round, Carlsen ha impattato con Daniel Dardha al settimo e si è aggiudicato una comoda vittoria sul connazionale Aryan Tari all’ottavo round. Prima del caos.
LA SITUAZIONE NELLE DUE CATEGORIE
L’uscita di scena del numero 1 al mondo apre nuovi scenari. Dopo nove round, quattro giocatori condividono la testa della classifica nella sezione Open: Volodar Murzin, Jan-Krzysztof Duda, Arjun Erigaisi e Alexander Grischuk. Subito dietro ai leader c’è un gruppo di 10 giocatori con 6,5 punti, tra cui gli americani Sam Sevian, Leinier DomÃnguez e Daniel Naroditsky. Primo italiano è Lorenzo Lodici, 90esimo, mentre Luca Moroni è 92esimo. Nella competizione femminile, dopo otto round, Ju Wenjun è in testa insieme a due superstar indiane, Harika Dronavalli e Koneru Humpy, tutte a 6.5. Il gruppo delle inseguitrici comprende cinque giocatrici con sei punti, tra cui la stella statunitense Carissa Yip e le veterane Kateryna Lagno e Alexandra Kosteniuk.