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“Ora, come dopo ogni guerra, pur con grande prudenza, dobbiamo avviare la ricostruzione e permettere a tutti noi di uscire dall’isolamento per riprendere a costruire il futuro“. Così Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna, in uno dei passaggi del discorso per ‘Sa Die’ (28 aprile) aveva annunciato con cauto ottimismo la volontà di ripartire ancor prima dei vari paletti stabiliti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Mancano solo i dettagli ma l’ordinanza è praticamente pronta ed è ancora in atto una trattativa tra Regione e Governo per far ripartire la Sardegna in via anticipata rispetto alla terraferma.
No, non si tratta di un “liberi tutti” come ripetutamente chiarito dallo stesso Conte e precisato dal governatore Solinas: “Non faremo nessun azzardo e non lasceremo certo spazio al pericolo di nuove ondate del virus“. Ma la volontà è quella di rimettere in moto il tessuto socio-economico dell’intera regione per “liberare i sardi dalla lunga quarantena“.
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IL PIANO SOLINAS – Si parte dalla fatidica data del 4 maggio dove in tutta Italia sarà ancora una volta obbligatoria l’autocertificazione con l’aggiunta degli “incontri tra congiunti” all’interno della stessa regione. In Sardegna, stando a quanto riportato da ‘La Nuova Sardegna’, il piano di ripartenza prevede dal 4 l’abolizione dell’obbligo dell’autocertificazione per poter viaggiare all’interno della provincia di residenza. Poi sette giorni più tardi, dopo una fase di “monitoraggio”, l’autocertificazione verrà abolita anche per tutti gli spostamenti all’interno del territorio regionale anche se rimarrà l’obbligo dell’utilizzo di mascherine e guanti.
Dall’11 maggio potrebbero riaprire anticipatamente i centri estetici, i barbieri e i parrucchieri mentre dal 18 scatterà il via libera di bar e ristoranti anche se Solinas ha precisato che “ogni passaggio verso la riapertura dipenderà dalla capacità delle varie filiere di garantire il massimo della sicurezza per dipendenti e clienti“. Il piano di ripartenza potrebbe esser confermato tra le giornate di giovedì e sabato.
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