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“L’obbligo del vaccino anti- Covid? Forse alla fine del 2021, se le cose andranno come ci auguriamo“. Queste le dichiarazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a “Porta a Porta”, su Rai 1. “L’ipotesi di obbligatorietà ora è prematura perché non abbiamo una disponibilità tale”, ha spiegato il ministro, secondo cui “il vaccino arriverà in piccole quantità , almeno all’inizio, per un bel po’ di mesi, e lo sforzo sarà decidere a chi darlo. L’orientamento del governo italiano è di partire dal personale sanitario perché tutti gli studi che abbiamo fatto ci dicono che i più colpiti sono stati i nostri medici e infermieri. Nello studio di siero-prevalenza che è stato fatto si segnala che nel personale sanitario la quantità di persone che ha contratto il virus è del 5%, tra gli altri cittadini è del 2,5. Partiremo con loro e poi dalle persone anziane, con più patologie e proveremo a coprire l’area delle Rsa, e poi a scendere”. Poi la conclusione: “La questione dell’obbligatorietà in questo momento non può essere purtroppo il tema perché non abbiamo questa disponibilità . Potremo occuparcene forse alla fine del 2021″.
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