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Il 3 giugno dovrebbe essere la data per la riapertura tra le regioni e la libertà totale di spostamento all’interno del territorio italiano. Usare il condizionale però è d’obbligo, soprattutto per le voci che stanno circolando nelle ultime ore, collegate agli assembramenti nei locali, dal nord al sud del paese. Ha preso parola il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini riguardo alla riapertura tra regioni: “Per prendere una decisione si dovrà fare i conti con l’andamento della curva dei contagi con gli indici che vengono ogni giorno prodotti, studiati e riferiti da Roma, noi mandiamo tutti i giorni tanti dati. Io mi auguro che il 3 giugno si possa riaprire tutti quanti, vorrebbe dire che la situazione è sotto controllo e non ci sono situazioni complicate o meno complicate. Io non sono un veggente e quindi non so cosa accadrà da 3 giugno in poi”, ha detto ad ‘Agorà ’ su Rai3.
Parola anche al ministro agli affari regionali Francesco Boccia: “Per lo ‘sblocco’ – spiega – della mobilità tra Regioni, faremo le nostre valutazioni: non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve. Non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani”.
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