E’ questione di ore per la firma del nuovo Dpcm che dovrebbe prevedere misure alquanto stringenti. Nel corso di un intervento alla Camera il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato di “scenari di rischio, con misure via via più restrittive”. Di che cosa si tratta? Quali sono le regioni a rischio chiusura per quanto concerne gli spostamenti?
Un indicatore importante per far sì che una regione si trovi nello scenario 4 riguarda l’indice di contagio Rt. L’allarme scatta quando va sopra l’1.5. Le seguenti regioni sono dunque a rischio: Calabria (1,66), Emilia Romagna (1,63), Friuli Venezia Giulia (1,5), Lazio (1,51), Liguria (1,54), Molise (1,86), Provincia di Bolzano (1,96), Provincia di Trento (1,5), Puglia (1,65), Umbria (1,67) e Valle d’Aosta (1,89), oltre alle già note Piemonte, a 2,16, e Lombardia, a 2,09.
Ma non finisce qui. Dopo lo scenario 4 le regioni andranno suddivise in tre fasce:
– moderata
– alta/molto alta per meno di tre settimane consecutive
– alta/molto alta per più di tre settimane consecutive, e situazione non gestibile
Queste aree verranno determinate attraversi 21 criteri, in base ai quali le regioni rientreranno in una delle tre categorie: si valutano “il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto sulla base dell’effettiva disponibilità”.