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“È inutile tenere chiuse alcune attività visto che, soprattutto, si tratta di attività amatoriali, fatte tra persone che abitualmente si frequentano. Sono magari colleghi di lavoro o amici, addirittura parenti: se gli impediamo di fare la partita a calcetto, comunque si vedrebbero per fare una pizza“. Lo ha dichiarato il professor Pierluigi Lopalco, capo della task force della Puglia, una delle poche regioni che hanno autorizzato la ripresa degli sport di contatto amatoriali tra cui il calcetto. “Questo non vuol dire che non possiamo permetterci di fare alcune attività che, invece, in virtù di una bassa circolazione di virus ci possiamo permettere. Quindi io credo che il succo della questione sia tutto qui – ha spiegato Lopalco intervistato dal Corriere dello Sport -. Ci è sembrata proprio assurda questa limitazione, l’abbiamo trovata del tutto fuori luogo ed è per questo che durante la discussione la nostra task force in Puglia ha deciso per la riapertura. Così come abbiamo consentito anche altre attività , abbiamo autorizzato questa che è un’attività che si svolge tra piccoli gruppi di persone, quindi, se anche malauguratamente in un contesto di questi, dovesse circolare il virus, davvero non creerebbe problemi e sarebbe molto limitato, trattandosi appunto di giovani e in buona salute, e poi parliamo di piccoli numeri e numeri facilmente identificabili e gestibili“.
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