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L’ordinario di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Massimo Clementi, ha parlato all’Adnkronos Salute dell’evoluzione subita dal Covid-19: “L’infezione da coronavirus Sars-CoV-2 è cambiata: era questo che già da un po’ di tempo avevamo osservato soprattutto nel nostro ambito. Ultimamente ci sono elementi che fanno pensare a un profilo clinico più basso di Covid-19. Quindi abbiamo cominciato a chiederci perché e con uno studio abbiamo rilevato una differenza talmente evidente nelle cariche virali dei tamponi da essere considerata molto significativa. Il motivo va approfondito. L’effetto clima potrebbe aver giocato un ruolo“.
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“Dopo il cambiamento osservato in queste settimane attraverso lo studio pilota in via di pubblicazione, – spiega Clementi – condotto con la partecipazione di Guido Silvestri della Emory University di Atlanta negli Usa, e basato sull’analisi di 200 campioni prelevati con tamponi naso-faringei da pazienti tutti del San Raffaele, continueremo ad approfondire con uno studio più ampio su più centri e con numeri maggiori. Noi abbiamo deciso di avviare uno studio proprio per provare a capire perché – evidenzia Clementi – C’era la possibilità che il virus fosse mutato, ma di mutazioni significative non ne abbiamo trovate finora. L’altra opzione è che siano intervenute differenze di ciclo biologico. Una di queste è la capacità di replicare di più o di meno. Noi abbiamo osservato questo: differenze evidenti nelle cariche virali fra i primi 15 giorni di marzo e oggi. Lo abbiamo visto adattando una tecnica qualitativa alla quantificazione del virus nei campioni naso-faringei dei pazienti”.
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