Il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco ha spiegato all’Adnkronos Salute la possibile evoluzione del Covid-19: “Se un team di ricercatori su Science ha previsto che Sars-CoV-2 diventerà un virus stagionale, un po’ come accade con l’influenza, penso anche io che sarà così. Adesso però abbiamo una quota di ‘untori’ che sta spegnendosi lentamente, e occorre tempo alla Lombardia per esaurire il suo iceberg di casi. Avremo ondate stagionali, ma anche se la situazione sta migliorando è troppo presto per pensare di riaprire le scuole. Si sposta una gran quantità di gente e i rischi sono troppi. Penso che bambini e ragazzi torneranno a scuola a settembre”.
Pregliasco ha toccato diversi punti importanti sull’emergenza: “Credo che dovremo restare comunque nelle vicinanze di casa: avremo difficoltà a uscire dalle nostre regioni per andare al mare. Immaginare un esodo come quello delle scorse estati, ad esempio verso Puglia o Sicilia dal Nord, sarebbe difficile da gestire. Secondo uno studio appena pubblicato su ‘Nature Medicine’, il patogeno è contagioso già 2-3 giorni prima che il paziente mostri i primi sintomi della malattia. Questo può favorire la diffusione del virus, ma non stupisce: anche l’influenza o il morbillo sono contagiosi prima dei sintomi. Mentre per fortuna Ebola e Sars non lo erano, e questo rendeva più semplice bloccare la catena di trasmissione. Molti virus non amano le alte temperature, ma al momento ancora non ci sono dati disponibili per valutare le conseguenze del caldo su Sars-Cov-2. Non ci resta che aspettare”.