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Un’altra possibile epidemia spaventa il mondo e l’allarme arriva ancora una volta dalla Cina. L’Organizzazione Mondiale della Sanità , nota con l’acronimo ‘OMS’, ha confermato di aver attivato i suoi sistemi di monitoraggio dopo essere stata informata della autorità di Pechino in merito a una decina di casi di peste bubbonica rilevati negli ultimi giorni. Nell’ultimo weekend, infatti, un uomo della regione interna della Mongolia è risultato infetto mentre nei giorni precedenti altri due casi erano stati confermati nella provincia di Khov.
“Al momento non lo consideriamo un rischio elevato, ma stiamo osservando attentamente la situazione“, ha dichiarato la portavoce dell’Oms, Margaret Harris, che con le sue dichiarazioni ha voluto evitare facili allarmismi. Ma stando a quanto riportato dal tabloid britannico Mirror sarebbero oltre una trentina, ora, le persone poste in quarantena. “Casi di peste di marmotta sono stati segnalati anche nella Mongolia interna, in Cina. A questo proposito, la Russia ieri ha iniziato ad adottare misure per vietare la caccia alla marmotta. Nel frattempo, anche i nostri cittadini vengono avvertiti di non cacciare e mangiare marmotte illegalmente“, ha detto il ministro della Salute della Mongolia.
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