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La Commissione Europea ha presentato una proposta per la creazione di un passaporto sanitario che consenta a chi è vaccinato, ha superato il Covid-19 o è negativo al tampone di spostarsi liberamente all’interno dell’Unione Europea. Il cosiddetto passaporto sanitario si articolerà in realtà in tre diversi certificati, ognuno per la categoria di persone che ne sarà titolare e, inoltre, non sarà neanche un passaporto vaccinale, dato che potrà ottenere un certificato-lasciapassare anche chi ha avuto il Covid e chi ha fatto un test con esito negativo, non avendo avuto il covid e non essendo vaccinato.
Potranno ottenere il passaporto sanitario, nella forma di uno dei certificati, tre categorie di persone: i vaccinati, chi ha ricevuto l’esito negativo di un test, molecolare o rapido, al Covid19 e coloro che hanno avuto l’infezione da Covid19 e l’hanno superata.
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Facendo parte di una di queste tre categorie, si potrà scaricare da un apposito sito uno specifico certificato, che sarà il lasciapassare per il viaggio. Il certificato conterrà un QR code con tutte le informazioni riguardanti esclusivamente la storia vaccinale o Covid di quella persona e la firma digitale. Il rilascio sarà ovviamente gratuito e nella lingua del paese membro che lo rilascerà. Potranno chiederne il rilascio non solo cittadini UE, ma anche cittadini non UE che risiedono in uno stato membro o persone che hanno per altre ragioni diritto a viaggiare nel territorio europeo.
Una volta in possesso del certificato basterà mostrarlo ai controlli. Così, ad esempio all’aeroporto, i funzionari addetti alla sicurezza faranno uno scan del QR code per verificarne l’autenticità. Sarà valido anche in forma digitale, quindi il documento potrà comodamente essere salvato sullo smartphone, senza la necessità di stamparlo, ma chi vuole potrà utilizzare una copia cartacea.
Gli Stati Membri continueranno a poter decidere quali restrizioni applicare ai viaggiatori, ma saranno obbligati ad applicare le stesse misure a tutti i detentori di uno dei tre certificati del Passaporto Sanitario. Un paese non potrà chiudere le frontiere ai cittadini di un altro specifico paese europeo, come è avvenuto nella prima fase della pandemia. Il criterio per consentire l’accesso non sarà quindi quello del paese di provenienza, ma il possesso o meno del green digital certificate, il passaporto sanitario. I singoli paesi potranno stabilire regole diverse a seconda del tipo di certificato, ad esempio più restrittive per chi ha solo il test e meno restrittive per i vaccinati. Tuttavia il certificato garantisce che queste regole saranno uniformi, indipendentemente dalla nazionalità.
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