A pochi giorni dalla proposta, forse un po’ troppo ottimista, di Matteo Salvini arriva una prima risposta dal mondo della chiesa. Il segretario della Lega negli ultimi giorni aveva infatti invitato le chiese ad aprire, in via del tutto eccezionale, a Pasqua per consentire ai fedeli di celebrare una ricorrenza di fondamentale importanza nel calendario ecclesiastico. Ma l’emergenza coronavirus metterebbe a rischio tante persone all’interno di un luogo come la chiesa e a rispondere duramente a Salvini è monsignor Fabio Dal Cin, rettore del santuario di Loreto. “Non prendo ordini da Salvini, le chiese restano chiuse a Pasqua – ha affermato l’arcivescovo delegato pontificio di Loreto all’Adnkronos – Io tengo sempre la mascherina. Con il virus non si scherza, è micidiale. La tolgo solo per recitare il Rosario“. E quando tutto sarà finito: “Sarà necessaria la cura di tutta la cristianità – ha aggiunto Dal Cin -. E’ vero che per certi aspetti la pandemia è una guerra ma più che di guerra parlerei di cura. Non solo di chi è positivo al Covid-19 ma della cristianità. Specie per quella autoreferenziale. Serve la cura di tutti perché la guerra trova sempre nemici, con la cura si guarisce insieme“.