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Paralimpiadi Parigi 2024, Abodi: “Unire Coni e Cip? Serve pazienza, ma sono due facce della stessa medaglia”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Giancarlo Gobbi GMT CONI

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha preso parte all’inaugurazione di Casa Italia in occasione del via ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Uno dei temi più caldi davanti ai giornalisti è stato quello relativo alla possibile unione del Coni con il Cip, il comitato italiano paralimpico: “Serve pazienza e rispetto delle storie e delle sensibilità differenti, ma con tutto quello che abbiamo in comune tra questi due mondi arriverà il momento che sarà una decisione – spiega – Questi due mondi sono due facce della stessa medaglia, la medaglia dello sport. Lo sport non guarda alle differenze ma cerca di valorizzare il merito e il talento, proprio per questo è uno strumento di inclusione e coesione sociale”.

Abodi ribadisce anche l’importanza delle Paralimpiadi nel quotidiano: “Questi Giochi non finiranno quando si spegnerà il braciere, gli atleti ispirano la nostra azione ogni giorno – prosegue il ministro – Trovo simbolico che Casa Italia sia allo stesso indirizzo delle Olimpiadi ma con un interno completamente diverso. Il logo paralimpico simboleggia il corpo, la mente e l’anima: ma il ruolo del fisico è tutto quello che riusciamo a fare, come abbiamo visto oggi da espressioni incredibili che arrivano da tante perfette imperfezioni.”

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