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Paralimpiadi 2024: a Parigi la Squadra Paralimpica Rifugiati più numerosa di sempre

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Sarà la Squadra Paralimpica Rifugiati più numerosa di sempre quella che prenderà parte alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) ha annunciato i nomi degli otto atleti e un corridore guida che gareggeranno in sei sport: atletica paralimpica, sollevamento pesi paralimpico, tennis da tavolo paralimpico, taekwondo paralimpico, triathlon paralimpico e scherma in carrozzina. Spicca la presenza, per la prima volta dalla creazione del team, di un atleta residente in Italia. Si tratta di Amelio Castro, scherma in carrozzina, che al suo arrivo in Italia ha continuato ad allenarsi insieme al coach Daniele Pantoni delle Fiamme Oro, Polizia di Stato.

Di seguito l’elenco completo: Zakia Khudadadi (Taekwondo Paralimpico), Guillaume Junior Atangana (Atletica Paralimpica), Ibrahim Al Hussein (Triathlon Paralimpico), Salman Abbariki (Atletica Paralimpica), Hadi Darvish (Powerlifting Paralimpico), Sayed Amir Hossein Pour (Tennis da tavolo Paralimpico), Amelio Castro Grueso (Scherma in carrozzina), Hadi Hassanzada (Taekwondo Paralimpico).

Tutti gli atleti paralimpici hanno storie di incredibile resilienza, ma le storie di questi atleti e dei loro viaggi da rifugiati sopravvissuti a guerre e persecuzioni per competere ai Giochi paralimpici è straordinariamente impressionante. Questi atleti hanno perseverato e mostrato un’incredibile determinazione per arrivare a Parigi 2024 e dare speranza a tutti i rifugiati del mondo” ha evidenziato Andrew Parsons, Presidente del CPI.

Per la terza Paralimpiade consecutiva, una squadra di atleti rifugiati determinati e ispirati mostrerà al mondo cosa possono ottenere se gliene viene data la possibilità. I rifugiati prosperano quando viene data loro l’opportunità di utilizzare, sviluppare e mostrare le proprie capacità e i propri talenti, nello sport e in tanti altri ambiti. Lo sport è fondamentale per il loro benessere psicofisico e per la loro inclusione e integrazione nelle comunità che li ospitano” ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati

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