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“Il mio pensiero va in modo speciale a tutte le persone che patiscono la vulnerabilità per essere costrette a vivere in gruppo, come le case di riposo o caserme. In modo speciale vorrei menzionare le persone nelle carceri. Ho letto un appunto ufficiale della Commissione dei diritti umani che parla del problema delle carceri sovraffollate, che potrebbero diventare una tragedia“. Queste le parole pronunciate da Papa Francesco nell’Angelus di questa mattina. Il pontefice ha lanciato un appello per prestare aiuto a quelle persone che non possono isolarsi e che quindi corrono maggiormente il rischio di contrarre il coronavirus.
“Nei giorni scorsi, il Segretario generale dell’Onu ha lanciato un appello per un ‘cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo’ – ha proseguito Bergoglio –. Mi associo a quanti hanno accolto questo appello ed invito tutti a darvi seguito fermando ogni forma di ostilità bellica, favorendo la creazione di corridoi per l’aiuto umanitario, l’apertura alla diplomazia, l’attenzione a chi si trova in situazione di piu’ grande vulnerabilità ”.
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