Uno dei membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, David Nabarro, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘The Spectator’ lo scorso 9 ottobre, chiarito la posizione dell’organo in merito alla pandemia di Covid-19: “Noi dell’Organizzazione mondiale della sanità non sosteniamo i lockdown come principale misura di controllo del coronavirus. L’unico caso in cui crediamo che un lockdown sia giustificato è quando permette di guadagnare tempo per riorganizzare e riunire le risorse, proteggere gli operatori sanitari che sono esausti, ma in generale preferiremmo non farlo”.
“Basta guardare cosa è successo all’industria del turismo nei Caraibi, per esempio, o nel Pacifico. Guarda cosa è successo ai piccoli agricoltori di tutto il mondo. Sembra che la povertà raddoppierà nel mondo entro il prossimo anno, potremmo avere almeno il doppio di bambini malnutriti. In qualità di epidemiologi di malattie infettive e scienziati della salute pubblica, nutriamo gravi preoccupazioni per gli impatti dannosi sulla salute fisica e mentale delle politiche anti Covid-19, e raccomandiamo un approccio chiamato protezione mirata. Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica a breve e lungo termine e mantenerle in vigore fino a che non sarà disponibile un vaccino causerà danni sproporzionati ai meno privilegiati”, ha concluso Nabarro.