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L’Italia è sempre più zona rossa. L’aumento esponenziale dei contagi e dei ricoveri, sia in terapia intensive che nei reparti ordinari, ha fatto scattare la soglia d’allerta in buona parte della penisola. Motivo per cui, con un decreto legge che entrerà in vigore dal 15 marzo e scadrà il 6 di aprile, si inaspriscono ancora di più i parametri per entrare in zona rossa: basterà avere l’Rt a 1.25 (prima era 1.50) o anche la soglia dei 250 positivi ogni 100 mila abitanti e il meccanismo scatterà in automatico. Da lunedì oltre metà Italia sarà di fatto in lockdown: ma cosa si può fare in zona rossa? Scopriamolo assieme.
SI POSSONO VEDERE I CONGIUNTI A PASQUA? ECCO COSA DICE IL DECRETO
Spostamenti
Per uscire di casa è obbligatoria l’autocertificazione. Ma si può uscire di casa solamente per comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute. Si può andare a fare la spesa, andare a correre o fare una passeggiata ma esclusivamente nei pressi della propria abitazione. Si può andare in edicola, nei tabaccai. Chiusi negozi, barbieri e parrucchiere. Si può andare in auto, per necessità, con persone non conviventi indossando tutti la mascherina: il guidatore e due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori. Non si può andare nella seconda casa, all’interno del proprio comune o regione non fa differenza, a meno che non ci siano motivi di necessità (allagamento o guasti da sistemare). Resta sempre valida la possibilità di assistenza a persone anziane non autosufficienti, figli minori o attività di volontariato nell’ambito del Servizio civile nazionale, per la gestione dell’epidemia in corso, per l’addestramento di unità cinofile o per l’assistenza agli animali. Anche gli atti notarili di compravendita di una casa rientrano tra le ragioni valide per spostarsi tra regioni.
SCUOLE E UNIVERSITA’
Niente più lezioni in presenza per tutti gli alunni, dagli asili nido alle scuole superiori, nelle regioni rosse. Lo stesso vale in tutti i Comuni dichiarati rossi con ordinanze locali, a prescindere dal colore della regione. Gli studenti con disabilità o con bisogni educativi speciali potranno continuare ad andare in classe. Per quanto riguarda le università saranno i singoli atenei a decidere quali attività formative indispensabili possono essere mantenute in presenza, nel rispetto del protocolli e sentito il Consiglio universitario regionale.
VISITE A PARENTI E AMICI
In zona rossa non è possibile spostarsi verso un’altra abitazione privata e dunque non è possibile fare visita a nessun parente e a nessun amico. La deroga entrerà in vigore solamente per il 3, 4 e 5 aprile ovvero i tre giorni di Pasqua. Lì ci si potrà all’interno dei confini regionali tra le 5 di mattina e le 22 per far visita ad amici e parenti, una sola volta al giorno, massimo in due persone più eventuali minori di 14 anni al seguito o persone non autosufficienti.
BAR E RISTORANTI
Tutto chiuso, permesso solamente l’asporto e il domicilio. L’asporto è consentito dopo le ore 18 sia di piatti che di bibite da ristoranti, negozi al dettaglio di bevande ed enoteche, ma non da bar e attività simili senza cucina dove terminerà alle ore 18.
NEGOZI
Nelle zone rosse i negozi sono chiusi, tranne quelli di prima necessità: alimentari, farmacie, elettronica, ferramenta, edicole, profumerie, tabaccai, giocattolai e vivai. Mercati e centri commerciali sono chiusi anche nei giorni feriali ma i negozi essenziali al loro interno possono restare aperti.
SPORT
Palestre, piscine, sport di contatto, dal calcio al basket, rimangono vietati a meno che non siano all’interno di competizioni sportive d’interesse nazionale. Si può prendere la bicicletta per farsi una passeggiata nei pressi della propria abitazione come è possibile correre sempre vicino all’abitazione. Niente partite di padel o tennis, neanche nei circoli: in zona rossa chiude tutto.
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