In un palazzo di sei piani in via Emanuele De Deo di Napoli, lo storico murales di Diego Armando Maradona realizzato nel 1990 ai Quartieri spagnoli per festeggiare il secondo scudetto del Napoli tornerà a risplendere. Una vera e propria maratona di 48 ore per riportare “El Pibe de oro” nel cuore di Napoli. Un restauro, quello iniziato stamattina nei Quartieri Spagnoli, che restituisce alla città un piccolo pezzo di storia: il volto di Maradona che anni fa fu raffigurato su una facciata di un palazzo e che sarà completamente restaurato da un artista di fama internazionale, Salvatore Iodice. Era da tempo che Iodice – una bottega in quei vicoli e tanti progetti con i ragazzi – voleva metter mano a quel progetto di street art. Poi, grazie ad un caffè con l’assessore alle Politiche Giovanili e alla Creatività del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, dalle parole si e’ passati ai fatti. “Gia’, e’ andata proprio così – racconta la Clemente – ci vedemmo nella sua bottega dopo Natale e decidemmo di ridare colore ad una delle più vecchie forme di street art che ci sono in Italia”. Il disegno che raffigura Maradona fu infatti realizzato 30 anni fa, nel periodo degli indimenticabili scudetti del Napoli. Anni durante i quali il disegno si e’ quasi completamente sbiadito. Non solo, su quella facciata è stata anche realizzata una finestra, completamente abusiva. “Un simbolo di questa città quella finestra – dice l’assessore – simbolo di quel sottobosco di Napoli che pero’ noi non nascondiamo come polvere sotto un tappeto ma lo rendiamo protagonista di un percorso di valorizzazione”. “Il Comune di Napoli non ha soldi e così abbiamo sostenuto il progetto mettendo a disposizione un carrello elevatore per due giorni grazie alla “Citelum” che fornisce la luce alla città – sottolinea – tutto il resto e’ merito di Salvatore e della sua arte”. Una zona, quella dei Quartieri Spagnoli, “dove oggi tutti facevano festa per il ritorno di Maradona”, aggiunge ancora l’assessore e che domani vivrà un’altra inaugurazione. “Si tratta di un oratorio, quello della chiesa di San Matteo, che coinvolge una cinquantina di ragazzini – conclude – grazie all’intervento di privati domani tornerà a risplendere. Perché per noi la creatività , la bellezza sono strumenti di identità dall’alto valore etico e sociale, sono elementi necessari dei luoghi”.
Il lavoro sarà eseguito grazie ai mille euro donati dagli abitanti dei Quartieri spagnoli, raccolti in cinque mesi attraverso donazioni che andavano dai 5 ai 200 euro.