Albero Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano è intervenuto a Punto Nuovo Sport Show, affrontando il tema della ripartenza del campionato di Serie A e di come conviveremo quest’estate con il COVID-19: “Non ho mai parlato di mutazione del virus. Non ho mai detto che il virus è scomparso. Il virus Covid-19 è clinicamente inesistente: c’è, ma non è in grado di produrre quella condizione che ha portato tante persone in terapia intensiva. Perché è successo? Lo stiamo osservando. Da 40 giorni al San Raffaele non è arrivato nessun malato grave. Questo non vuol dire che il virus è scomparso o mutato ma ci fa ben sperare. E’ stato un virus che ha portato molti drammi, sono triste per i morti, per i loro congiunti, ma come scienziato devo dire la verità agli italiani. Detto ciò, non voglio che ci siano assembramenti, ma che bisogna continuare a comportarsi con buon senso per dire di essersi liberati del virus. Chi dice che tornerà è come dire ‘Il 7 dicembre a Milano potrebbe nevicare’, certo potrebbe essere, ma anche no. La nostra speranza è che il Covid-19 ci lasci in pace. Portare gente allo stadio? Con tutto il rispetto, mi piacerebbe parlare di bambini e scuole. Mi sento di dire che sarebbe bello vedere compatta la gradinata di Genova, ma credo sarebbe poco intelligente. Aspettiamo il prossimo campionato per gioire e divertirci. Giocare in Lombardia? E che problema c’è? Con lo stadio a porte chiuse non ci sono problemi a giocare. Preziosi? Siamo amici, il Genoa non ha mai fatto tanto bene quanto nella sua era. Ricciardi? Lo abbraccio con amicizia”.