Il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato un post in cui ha attaccato ancora una volta il Consiglio Superiore della Magistratura in seguito alle intercettazioni uscite negli ultimi giorni legate al periodo in cui l’allora ministro dell’interno era nell’occhio del ciclone per via del caso Diciotti: “Dopo gli insulti e l’ammissione ‘Salvini ha ragione ma va attaccato’, oggi ‘La Verità’ pubblica altre incredibili intercettazioni, che svelano la natura di alcune iniziative dei magistrati contro il sottoscritto. Emergono le trame di Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm e sottosegretario di due governi a guida Pd, per far intervenire il Consiglio Superiore della Magistratura a supporto delle indagini sullo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti”.
Salvini continua: “In quell’occasione, da quanto ricostruisce ‘La Verità’, quattro consiglieri del Csm (tra cui Luca Palamara che mi definiva ‘merda’) invocavano l’intervento del Csm – così come ordinato da Legnini – per difendere “l’indipendenza della magistratura” che io avrei messo in pericolo. Un attimo dopo, Legnini rispondeva pubblicamente che l’unico obiettivo era assicurare ‘l’indipendenza della magistratura’, confezionando il messaggio (immediatamente rilanciato dal sito di ‘Repubblica’) di una magistratura al di sopra delle parti e preoccupata perché il ministro Salvini osava difendere l’Italia e pretendeva di bloccare gli sbarchi rifiutando l’accusa di essere un sequestratore”.
In conclusione Salvini chiede l’intervento di Sergio Mattarella per rimettere ordine nel Csm: “Sono sicuro che il Capo dello Stato non resterà indifferente: ne va della credibilità dell’intera Magistratura italiana, la situazione è ormai intollerabile e occorrono interventi drastici, rapidi e risolutivi, per il bene del Paese”.