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“Premetto che non sono giustizialista e che non voglio entrare nel merito delle decisioni dei magistrati ma penso che l’articolo 41 bis, cioè il carcere duro, è stato creato non dai giustizialisti ma dal parlamento perché si riteneva ed è importante che i detenuti per fatti di mafia, se viene lasciata a loro la possibilità di comunicare con l’esterno continuano ad avere le leve del comando“. Queste le significative dichiarazioni di Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni Falcone, ucciso durante la strage di Capaci, ideata da Cosa Nostra.
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La fautrice della Fondazione Falcone ha poi dettagliatamente spiegato la sua ideologia, nel corso di una conferenza stampa recentemente svoltasi: “Sicuramente è importante che vivano isolati per evitare che continuino ad essere boss, perchè il detenuto che comanda continua la sua funzione di boss, quindi il 41 bis non va toccato. Per tutti gli altri detenuti è necessario che ci siano di volta in volta determinate decisioni al vaglio dei magistrati, ma la cosa più importante è pensare che nelle carceri ci siano mezzi idonei per poter trattare anche dal punto di vista della sanità i detenuti“.
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