Marco Tardelli si è autodenunciato ed è ora imputato a Marsala per abusivismo edilizio. Il campione del mondo del 1982, infatti, è andato a processo per aver trasformato una vecchia e capiente cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, misure 4 metri per 8, in una piscina accanto al suo dammuso di Pantelleria. Rispetto alle accuse iniziali, stando a questa sua versione dei fatti, c’è una sostanziale novità: non avrebbe scavato la terra e la roccia per realizzare le pareti della piscina, ma al contrario avrebbe soltanto eliminato la copertura della cisterna e adeguato gli spazi per renderli una vera e propria piscina.
Il processo è scaturito proprio dall’autodenuncia di Tardelli, al fine di sanare l’abuso. La soprintendenza di Trapani, successivamente, nel 2022 chiese alle forze dell’ordine di effettuare dei sopralluoghi e scoprirono che era stato anche ampliato il dammuso. A quel punto è scattata la denuncia. A difendere l’ex campione è l’avvocato palermitano Enrico Tignini, riferisce l’Ansa.