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“Mi hanno accusato di essere razzista soltanto perché ho pubblicato una foto insieme a Salvini”. Inizia così lo sfogo a Radio Cusano dell’ex campione di volley Luigi Mastrangelo, attaccato anche dai suoi stessi fan per via delle simpatie per la Lega: “Sostenere la Lega non vuol dire essere razzisti, i leghisti non sono razzisti. Io ho giocato e vinto insieme a tanti ragazzi di ogni parte del mondo. Ci sono delle regole da rispettare e credo che Salvini quando è stato al governo abbia fatto il suo dovere”.
Il pallavolista parla anche della recente polemica sull’inno cantato da Sergio Sylvestre nella finale di Coppa Italia di calcio: “Fui attaccato perché scrissi un post su Sergio Sylvestre. Posso permettermi di scrivere che secondo me l’inno andrebbe cantato da un italiano, non ho detto che non deve cantarlo un nero, non credo che in America avrebbero chiamato un italiano per cantare l’inno americano. Aver letto messaggi come: ‘mi è caduto un mito’, mi è dispiaciuto. Se basta così poco per farti cadere il tuo idolo sportivo questo mi amareggia”.
Mastrangelo torna sul rapporto con Salvini, politico di cui stima le idee: “Io e Salvini siamo stati a cena insieme e abbiamo pubblicato tutti e due la foto, perché c’è stima reciproca. Un mio ruolo nella Lega? Sono un ex atleta, ho vissuto di sport per tanti anni e non vedo cosa potrei fare nella Lega. Forse per lo sport, in quel campo qualcosa potrei fare”.
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