Luca Zaia si espone sul picco e conferma un piccolo ritardo del Veneto rispetto ad altre regioni. In conferenza stampa il governatore aggiorna il bollettino: “Allo stato attuale in regione contiamo duemila ricoverati (1989 per la precisione), 413 deceduti, 747 dimessi, 356 persone in terapia intensiva e 74 nuovi nati. Questi i dati del Veneto – ammette -. Il servizio di supporto psicologico ha avuto 1680 chiamata e 650 colloqui. Questa settimana ci giochiamo la partita, è la settimana cruciale perché le restrizioni stanno pagando, abbiamo un ritardo di 5 giorni sul modello e quindi stare in casa e uscire solo se necessario ci hanno aiutato a rallentare la diffusione dei contagio”.
“Ringrazio i veneti per quello che stanno facendo. – prosegue Zaia – Avendo noi il picco programmato per il 15 aprile questa settimana e la prossima sono fondamentali per capire il trend. La preoccupazione è alta sopratutto per la situazione delle case di riposo che qui, come in Lombardia ed Emilia, ha visto una maggiore diffusione del virus per una serie di fattori”.