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“Se non si condivide la necessità di prorogare l’emergenza lo si dica in modo franco al governo ma non si confonda la popolazione perché oggi sui social c’è qualche cittadino convinto che prorogare lo stato d’emergenza significhi tornare al lockdown dal primo agosto. Non è affatto così“. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in merito ad alcune interpretazioni dello stato d’emergenza secondo le quali avrebbe portato il Paese ad un nuovo lockdown a partire dal mese di agosto. “La proroga è una scelta inevitabile, per certi versi obbligata e fondata su valutazioni tecniche – ha spiegato il premier -. Non è preclusa ovviamente una valutazione politica, che anzi oggi vi viene richiesta, ma noi stiamo operando questa valutazione solo sulla base di istanze organizzative, non certo per un atteggiamento liberticida o per reprimere il dissenso o ridurre la popolazione in uno stato di soggezione. Sono affermazioni gravi che non hanno nessuna corrispondenza nella realtà“. E ancora: “Manteniamo un certo livello di guardia perché la pandemia non ha ancora esaurito i suoi effetti, ma non intendiamo introdurre misure restrittive. Non vi è nessuna intenzione di drammatizzare o di creare paure ingiustificate. Per ora intendiamo solo confermare quelle misure precauzionali minime che ci stanno consentendo di convivere con il virus“, ha concluso Conte.
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