I fuoriclasse e la loro passione per la cucina: da Ronaldo a Djokovic, passando per Pecco Bagnaia ed altri divi dello sport
Invita il campione a cena e vedi l’effetto che fa. Il rapporto tra le star dello sport di ieri e di oggi e la cucina è uno degli aspetti che più di tutto incuriosisce i fan. Una sorta di gossip culinario che intriga quasi oltre quello di coppia…
Da Haaland a Mbappé, da Cristiano Ronaldo a Messi, da Jasmine Paolini a Michael Phelps. Pensate anche a quale simbologia lega da sempre l’evento sportivo e certi alimenti. Non c’è niente di più iconico di un hot dog durante una partita di baseball negli States. Fish and chips sono le compagne inseparabili dei match di Premier League, così come le tapas sono il must per le partite di Liga in Spagna. In Italia non c’è match di Serie A davanti alla tv senza la pizza.
Si spazia da quello che va mangiato per tenersi in forma alle piccole debolezza della tavola. Un esempio: Roger Federer, icona del tennis non ha mai fatto mistero di adorare “la cucina italiana: due ore prima delle partite ho sempre mangiato un piatto di pasta con sugo leggero”. I latticini invece entrano di diritto nelle sue debolezze: formaggi, fonduta, la raclette svizzera (una fusione sul tema accompagnata da verdure tanto per sentirsi un po’ più in sintonia con il cibo sano).
Cristiano Ronaldo è notoriamente uno stakanovista di se stesso, nel lavoro fisico e anche a tavola: banditi gli zuccheri, pesce spada, tonno, merluzzo (il bachalau a bras portoghese) e brasato sono alternativamente compagni inseparabili dei pasti (piccoli e 5-6 al giorno). Il pollo è una passione, la colazione prevede prosciutto, formaggi e yogurt tutto rigorosamente magro. Anche uova e olive sono nella sua dieta quotidiana. E tanto avocado.
Erling Haaland è uno scupolosissimo osservatore delle 6000 calorie costruite con proteine e verdure. Oltre agli zuccheri il norvegese lascia fuori dalla tavola anche olio e sale. E… meglio carne diversa da quella bovina. Kylian Mbappé va di uova sode e avocado a colazione, non disdegna il porridge con burro di mandorle. E poi pollo, insalata e tonno. Con barrette proteiche sparse a dare energia.
La cucina degli sportivi: da Djokovic a Bagnaia
Djokovic è un maniaco degli orari e in generale spinge verso il vegan. Difficilmente lo si è visto cenare dopo le sette di sera e i frullati in cui predomina la tonalità del verde sono compagni inseparabili della giornata, dalla colazione al pranzo alla cena: non deve essere un granché berli, ineccepibile la salubrità quando mescoli sedano, spinaci, frutta e alga spirulina, la regina delle microalghe che si dice agisca in modo decisivo sul sistema immuniutario prevenendo l’invecchiamento delle cellule e aumentando la concentrazione oltre ad assorbire il senso di fatica.
La colazione di Jasmine Paolini è a base di uova (meglio sode altrimenti a omelette) con una fetta di pane e un velo di marmellata. Pesce e verdure immancabili, il latte sì ma vegetale e due debolezze: il gelato e la pizza. Riso e pollo per Matteo Berrettini che si gioca i carboidrati nel pregara e le proteine dopo. Per gli strappi c’è la carbonara e di hamburger Matteo va ghiottissimo.Â
Carne magra, pesce e frutta sulla tavola di Lionel Messi che evita il glutine e quando può sceglie le farine giuste per concedersi un ingresso in zona comfort food tra pizza o pasta. Il campione del mondo di Formula 1 Max Verstappen ha svelato una cosa molto curiosa, quella di adeguare la dieta al luogo in cui corre e alle condizioni metereologiche. Per il momento di debolezza c’è la pasta. LeBron James va di omelette ma solo di albume, bacche e yogurth a colazione, pollo a pranzo con verdure, frutta secca prepartita e un buon frullato proteico dopo. Per gli sgarri dolci e french toast. Il campione delle due ruote Pecco Bagnaia ama cucinare e non rinuncia facilmente alla pasta all’amatriciana: per il resto abitudini ferree in gara anche per lui, come per il rivale Aleix Espargarò, tutto quinoa e legumi.
Il campione di MMA Conor Mc Gregor bilancia sei pasti al giorno, tra avena, uova, verdure saltate, insalata di frutta, miele e erbe aromatiche a metà mattinata, petto di pollo, riso e asparagi a pranzo, frullato proteico dal siero del latte (alimento che torna come ultimo spuntino post cena) e l’immancabile agnello stufato a cena. Sullo sfondo le 10000 calorie di Michael Phelps, re della vasca, e le colazioni tra uova, formaggio, pomodori, cipolle, fiocchi d’avena, frittelle e caffè. O l’iconica bresaola di Pippo Inzaghi (e biscotti plasmon prima della partita), i datteri di Rafa Nadal anche durante le partite, per l’efficacia con cui entrano e danno energia. Altro che barrette, viva la salubrità .