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L’Inghilterra torna in lockdown nazionale a partire da giovedì 5 novembre. E’ quanto annunciato dal premier inglese Boris Johnson in conferenza stampa: il governo di Londra ha deciso di chiudere tutte le attività non essenziali, mantenendo però aperte scuole e università rispetto alla prima ondata primaverile di Covid-19. Si salveranno dalle restrizioni soltanto supermercati, farmacie e pochissimi altri esercizi commerciali mentre ristoranti e pub potranno lavorare soltanto sull’asporto.
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“Se non agiamo ora rischiamo di avere migliaia di morti al giorno tra poche settimane – ha affermato Johnson – Sarebbe un disastro per il sistema sanitario e per tutto il paese.” Il premier ha anche invitato tutti a restare a casa, pur riconoscendo i costi del lockdown a livello economico. Gli inglesi torneranno quindi a fare forte affidamento sullo smart-working e non potranno incontrare più di una persona non convivente, potendo comunque uscire per fare attività fisica.
Una situazione in continuo divenire, con l’aumento della curva epidemiologica che starebbe superando anche le previsioni dei modelli secondo cui senza chiusure in Inghilterra i morti arriverebbero ad essere anche 4000 al giorno in poche settimane. Il tutto mentre l’opposizione laburista critica Johnson per aver aspettato troppo affidandosi al sistema a tre livelli di allerta.
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