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“Zingaretti diceva che non ce n’era coviddi a Milano e giù aperitivi; Lamorgese dice che non ce n’è coviddi sui barconi; Azzolina ci ha detto che a scuola non ce n’è coviddi, forse perché con i banchi a rotelli gli studenti riescono a scappare velocemente dal virus; De Micheli giura che non ce n’è coviddi sui mezzi pubblici e Speranza dice che non ce n’è coviddi e poi ha dovuto far scomparire il suo libro”. E’ questa l’accusa, basata sul celebre tormentone della signora Angela di Mondello, lanciata da Giorgia Meloni nei confronti del Governo Conte, reo di aver minimizzato il problema del coronavirus in estate e di prendere misure sproporzionate adesso: “A sempre più italiani pare che questo governo non ci stia capendo molto, non perché lo denunciamo noi ma perché lo confessate voi nel momento stesso in cui sfornate 3 dpcm in 12 giorni. L’Italia rischia di ritrovarsi in una situazione peggiore di quella affrontata a marzo, lo considero imperdonabile perché in questi mesi il governo ha avuto poteri mai visti nella storia repubblicana e risorse mai viste nella storia d’Italia. Avete avuto tutto ciò di cui c’era bisogno per fare del vostro meglio, compresa la possibilità di scavalcare sistematicamente il Parlamento. Non ci sono scuse per quello che sta accadendo”.
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