Nella cornice della “Casa Vaticana dello Sport” di Palazzo San Callisto, sede di Athletica Vaticana che ha amichevolmente accolto l’evento, è stato presentato quest’oggi il Bilancio Sociale 2023 delle Fiamme Gialle. Presenti alla manifestazione odierna il Sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano Mons. Carlo Maria Polvani, I’Ispettore degli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza Gen. C. A. Bruno Buratti, il Presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, il Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, Gen. B. Antonio Marco Appella, il Segretario Generale della Federazione Badminton, Dott. Giovanni Esposito, in veste di curatore della pubblicazione, giunta già alla terza edizione e divenuta ormai un prezioso documento di consultazione sull’operato delle Fiamme Gialle non solo per i propri stakeholder, ma per l’intera collettività.
Nel Bilancio Sociale, infatti, sono inclusi non soltanto i dati che riguardano la componente agonistica, dunque 22 medaglie mondiali, 34 medaglie europee, 7 medaglie mondiali paralimpiche e 29 medaglie internazionali giovanili nello scorso anno solare, ma anche tutte le iniziative di solidarietà, inclusione, legalità, educazione ambientale, vicinanza a realtà di disagio sociale che il Centro Sportivo della Guardia di Finanza ha messo in atto lo scorso anno. Con circa 55 progetti, sono state coinvolti più di 20.000 tra studenti, ragazzi, Autorità Istituzionali, Dirigenti Sportivi ma anche semplici appassionati di sport.
In sala presenti anche alcuni atleti, dall’argento paralimpico di Londra 2012 Oxana Corso, al bronzo olimpico Fabrizio Donato, che adesso allena il fenomenale triplista Andy Diaz Hernandez, anch’egli ospite della giornata di oggi.
Ad aprire la serie di interventi, il Presidente di Athletica Vaticana Giampaolo Mattei che facendo gli onori di casa ha voluto ricordare le numerose iniziative a sfondo sociale intraprese negli ultimi anni con le Fiamme Gialle in particolare i due Meeting “We Run Together”, in cui “lo sport ha realmente svolto una funzione di collante tra chi lo pratica ad alto livello e realtà di detenuti, disabili, rifugiati, in giornate che verranno sempre ricordate come feste di inclusione e solidarietà”.
A seguire il Comandante del Centro Sportivo Gen. B. Appella ha ricordato come “lo sviluppo valoriale dello sport nei confronti dei giovani e della collettività sia diventato un assest irrinunciabile delle Fiamme Gialle, che a partire dall’inserimento negli anni 60 delle Sezioni Giovanili hanno sempre cercato di interpretare in modo innovativo il loro ruolo istituzionale all’interno dello sport. Il motto con cui il Corpo ha voluto ricordare i suoi 250 anni dalla sua fondazione che ricorrono proprio quest’anno, “Nella Tradizione il Futuro”, è ben rappresentativo dell’evoluzione che le Fiamme Gialle, Gruppo Sportivo ultracentenario la cui attività risale al 1911, stanno portando avanti nei contenuti della diffusione dello sport e dei suoi valori”.
Il Dott. Esposito ha poi sottolineato come “il documento è stato voluto fortemente e scritto dagli uomini e dalle donne delle Fiamme Gialle, con impegno, coerenza e la volontà di migliorare quanto fatto, sperando di poter essere fonte di ispirazione alle altre organizzazioni sportive. Nell’individuare gli aspetti che caratterizzano questo Bilancio Sociale sono stati coinvolti anche degli stakeholder esterni che hanno dato l’esatta dimensione di come le Fiamme Gialle vengano percepite… la sostenibilità dell’organizzazione sportiva della Guardia di Finanza non è un aspetto meramente ambientale o ecologico, ma scaturisce dalla valorizzazione delle proprie risorse umane, da sempre, con l’impiego a 360 gradi degli atleti nel post carriera, caratteristica fondante di questo Gruppo Sportivo”.
Anche il Presidente di Sport e Salute Dott. Mezzaroma, non ha mancato di sottolineare “l’importanza delle due anime delle Fiamme Gialle, capaci di sviluppare tanto la componente agonistica ad alto livello quanto i progetti di inclusione con le scuole e tutta l’attività sociale”.
Il Gen. C. A. Buratti ha ricordato come “sin dall’antica Grecia il termine Paideia racchiude in sé le due direttrici dell’educazione e della formazione, in un modello pedagogico classico che tra le varie discipline formative includeva la componente sportiva quale strumento di sviluppo etico e culturale verso una autentica cittadinanza dei giovani. In tanti secoli questo modello è rimasto invariato. La base comune di questo percorso formativo è il rispetto delle regole, senza le quali non solo non ci sarebbero forme d’arte quali la musica, ma non ci sarebbe societas, ovvero quell’interazione che si concretizza nel rispetto dell’altro, sia esso compagno di squadra o antagonista. Lo sport è infine antidoto contro i mali dell’individualismo, perché impedisce che la sua aggregazione virtuosa venga sostituita da altre forme di disvalori di cui spesso prendiamo tragicamente nota nelle cronache che riguardano i nostri giovani”.
Infine, il Mons. Polvani ha sottolineato che “quello che trovo molto bello nella Guardia di Finanza e in quello che realizza nello sport è che sulla base delle regole, dei valori comuni e dei principi, tiene insieme il lato sociale dell’uomo e la sua capacità individuale di dare il meglio di sè stesso per gli altri in un costante ammirevole equilibrio. Per questo possiamo solo ringraziare la Guardia di Finanza per quello che fa nello sport e per come interpreta ed applica i valori che lo caratterizzano”.