[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Come di consueto impazzano le classiche polemiche, che ogni anno fanno da cornice alla kermesse canora, circa i cachet percepiti dai vari artisti per presenziare al Festival di Sanremo. Anche se nessun compenso è stato confermato dai vertici Rai, sicuramente a scatenare le ire dei più è stata la cifra che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe chiesto Roberto Benigni per la partecipazione alla serata di Giovedì 6 febbraio e che sarebbe di circa 300 mila euro.
TUTTI I CANTANTI AL VIA E LE CANZONI DEL FESTIVAL
LA PROGRAMMAZIONE TELEVISIVA DEL FESTIVAL
Per quanto riguarda i compensi delle co-conduttrici che affiancheranno Amadeus, pare che Georgina Rodriguez abbia chiesto tra 100 e 140 mila euro, troppo per le tasche della Rai e infatti la sua partecipazione, ora confermata, è stata in dubbio fino a poco tempo fa. Per Antonella Clerici il cachet dovrebbe essere di 50 mila euro, invece per le giornaliste Emma D’Aquino e Laura Chimenti si parla di un semplice rimborso spese. Per tutte le altre il gettone di presenza dovrebbe valere sui 25 mila euro, destinato forse a raddoppiare per chi come Diletta Leotta, Sabrina Salerno e Francesca Sofia Novello, presenzierà a più di una puntata del concorso canoro.
LE CONDUTTRICI CHE AFFIANCHERANNO AMADEUS
Assolutamente in linea con i compensi dei suoi predecessori è quello di Amadeus, che riceverà un compenso di circa 500 mila euro, mentre Tiziano Ferro e Fiorello una cifra che si aggira intorno ai 250 mila euro. Per gli ospiti musicali invece i cachet dovrebbero attestarsi tra i 20 e i 50 mila euro. Come per le altre edizioni i cantanti in gara non percepiscono alcun compenso, ma solo un rimborso spese, così come in caso di vittoria non è previsto alcun premio in denaro.
A dispetto di queste cifre c’è da sottolineare come il Festival di Sanremo sia una vera e propria macchina da soldi e a tale proposito basti pensare che, solo grazie alla pubblicità e agli sponsor, la scorsa edizione condotta da Baglioni ha registrato introiti per circa 30 milioni di euro. E il giro d’affari sembra proprio destinato ad aumentare quest’anno, mentre cachet e costi sono stati notevolmente contenuti – così come hanno tenuto a far sapere gli organizzatori della kermesse nel corso della conferenza stampa di presentazione – e saranno interamente coperti dalla raccolta pubblicitaria, rendendo a tutti gli effetti Sanremo un evento che si autofinanzia. Eppure, non si placano i mormorii per cifre considerate assolutamente da capogiro, anche se in linea con il mercato televisivo e con le passate edizioni del festival.
Una ulteriore curiosità riguarda i prezzi dei biglietti per assistere dal vivo allo spettacolo di Rai 1 ormai già sold out. Il costo dell’abbonamento all’Ariston comprendente tutte le 5 le serate di Sanremo 2020 è di quasi 700 euro per un posto in galleria e di 1.290 euro per un posto in platea. Mentre il costo di un biglietto singolo per le serate di martedì 4, mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 è di 100 euro per un posto in galleria e 180 euro per un posto in platea. Maggiore è il costo per un biglietto per assistere alla serata conclusiva di Sabato 8, infatti per un posto in galleria il costo è di 320 euro, mentre per un posto in platea il biglietto arriva a costare 660 euro.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]