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“Le mutazioni e la delezione che abbiamo trovato indicano che il virus si evolve verso una forma meno ‘cattiva’. I tempi dell’evoluzione sono però incerti, e servono più dati per capire quanto diffuse siano effettivamente le mutazioni ‘buone’ nella popolazione di soggetti infettati e asintomatici“. Lo ha detto Davide Zella, scienziato italiano da anni negli Usa. Zella è co-direttore del Laboratorio di Biologia delle cellule tumorali all’Institute of Human Virology dell’Università del Maryland e si è confidato con l’Adnkronos Salute in merito agli sviluppi del Covid-19.
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