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“Il rammarico è che si siano perse giornate preziose dietro un governo che non c’era più. Io non faccio questioni di nomi: Draghi, Cottarelli o altri. Governo è un mezzo, non un fine. Io dico ad Arcuri di dedicarsi alla pesca sportiva e Bertolaso che si occupi dei vaccini, poi pace fiscale, apertura dei cantieri, codice appalti azzerato, poi riforma della giustizia. Chiunque voglia ragionare con la Lega di futuro, deve parlare di questo. Su Mattarella esprimo il rammarico per l’accostamento ingiusto e infelice del voto con i dati del contagio. Allora dovrebbe dirlo ai cittadini calabresi e a quelli delle città, che il virus colpisce solo le elezioni politiche e non il voto locale“. Queste sono le considerazioni esplicitate da Matteo Salvini, ospitato da Bruno Vespa a ‘Porta a Porta’, trasmissione usualmente in onda tra i canali Rai. Il leader della Lega ha evidenziato le colpe dei vertici governativi, per una crisi di Governo sempre più fitta e giunta a un punto di non ritorno.
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