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“Gli impianti di sci non riaprono? E vorrei vedere! Il 20% dei contagiati presenta la variante inglese e la percentuale è destinata ad aumentare. Bisognava fare il lockdown a dicembre, prevenendo tutto questo, mentre ora siamo nei guai“. A lanciare l’allarme, sulla scia di quanto ribadito da Walter Ricciardi, è il virologo Andrea Crisanti che in un’intervista alla ‘Stampa’ sottolinea quanto sia fondamentale instaurare nuovamente il regime di lockdown nazionale. “Allarme varianti in tutta Europa, altri Paesi Ue chiudono. Piuttosto che pensare a sciare e mangiare fuori, anche in Italia dovremmo decidere un lockdown come è stato un anno fa a Codogno. Ormai le zone rosse non bastano più – ha aggiunto Crisanti -. Come se ne esce? Con un lockdown duro subito per evitare che la variante inglese diventi prevalente e per impedire che abbia effetti devastanti come in Inghilterra, Portogallo e Israele“. E ancora: “Va chiuso tutto e va lanciato un programma nazionale di monitoraggio delle varianti. Dove si trovano le varianti brasiliana e sudafricana servono lockdown stile Codogno, non le zone rosse che sono troppo morbide“.
Crisanti sottolinea come tutte le altre nazioni stiamo imponendo regimi maggiormente restrittivi rispetto a quelli vigenti in Italia: “La Germania continua il lockdown, la Francia pure, l’Inghilterra anche, solo noi pensiamo a sciare e a mangiar fuori. Tutti vogliamo una vita normale, ma non si realizza se non si controlla la pandemia. Il rischio attuale è la diffusione della variante inglese, che se non si ferma subito aumenterà di molto la circolazione del virus e di conseguenza il rischio ulteriore di altre varianti, tra cui alcune che potrebbero resistere ai vaccini“. Infine sulla conferma del ministro della Salute, Roberto Speranza, nel nuovo Governo guidato da Mario Draghi: “Credo sia stato giusto confermare Speranza, perché conosce le carte. Però conta molto chi lo consiglia e lì forse qualcosa va cambiato. Non può rimanere tutto com’è. Mi riferisco ai tecnici del ministero e al Cts, che sono piu’ ascoltati di lui. Le politiche adottate fin qui sono state sempre di rincorsa al virus, mentre è venuto il momento di anticiparlo” ha concluso Crisanti.
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