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In seguito alle riaperture in Italia, il numero dei tamponi effettuati è notevolmente diminuito. A rivelarlo è la Fondazione Gimbe, che attraverso il proprio monitoraggio settimanale ha riscontrato un calo del 12,6%. “Il trend dei tamponi diagnostici è crollato del 20,7% in occasione delle riaperture del 4 maggio, prima di risalire e poi di nuovo precipitare del 18,1% in prossimità delle riaperture del 3 giugno” si legge nella denuncia, la quale sottolinea come Lombardia, Veneto e Campania siano state le Regioni meno prudenti, affermando che “proprio le Regioni con una circolazione del virus ancora sostenuta nell’ultima settimana, invece di potenziare i tamponi diagnostici, li hanno ulteriormente ridotti“. “L’attività di testing finalizzata all’identificazione dei nuovi casi, alla tracciatura dei contatti e a loro isolamento continua a non essere una priorità per molte Regioni” ha detto con un pizzico di amarezza Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione
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