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“Un lockdown come marzo o aprile sarebbe impensabile, non ce lo possiamo permettere. I dati di giugno e luglio sulla ripresa sono confortanti“. Sono queste le parole del ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Libero’. Il ministro Boccia ha escluso un lockdown totale ma in caso di necessità potrebbero essere chiusi alcuni comparti economici e/o zone geografiche: “Se la situazione dovesse peggiorare ci potrebbero essere chiusure settoriali, di singoli comparti economici – ha spiegato -. D’altronde anche la ripartenza è stata a fasi. Ma non escludo neppure chiusure di singole zone, se dovessero scoppiare focolai allarmanti“.
E ancora: “La situazione sanitaria del Paese mi conforta. Gli ospedali sono preparati, ma questo grazie anche all’aiuto dello Stato, che ha rafforzato tutta la sanità . Mi fido di tutta la sanità italiana. Mi lasci dire che l’epidemia ci ha insegnato l’importanza della sanità pubblica e della medicina del territorio, che, sia ben inteso, non levano nulla alla qualità e all’importanza della medicina privata“. “Certo che spiace vedere che molti dei nuovi positivi siano cittadini andati a fare le vacanze all’estero e tornati con il virus – ha aggiunto il ministro -. Questa doveva essere l’estate da passare in Italia, oltre alla nazione più bella al mondo siamo anche tra le più sicure sotto l’aspetto sanitario… Avevamo fatto un appello per restare dentro i nostri confini; non tutti lo hanno seguito, peccato“.
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