Si chiama Immuni, e sarà lo strumento utilizzato per tracciare i contagi in Italia quando inizierà la cosiddetta “fase 2”, ovvero quella dell’allentamento progressivo delle misure restrittive e della convivenza con il coronavirus, presumibilmente ancora piuttosto pericoloso nei prossimi mesi. L’applicazione è stata sviluppata in sinergia tra il Centro medico Santagostino e Bending Spoons. Ma come funziona esattamente il tracciamento dei contatti, obiettivo per cui è stata creata Immuni?
COME FUNZIONA? – Il tracciamento dei contatti serve a ricostruire le persone con cui un individuo è stato a contatto. In questo caso, è importante per capire chi ha incontrato una persona positiva al coronavirus, e quindi è egli stesso a rischio contagio. Immuni non utilizzerà la geolocalizzazione, bensì la connettività bluetooth. Il suo utilizzo, comunque, rimarrà su base volontaria, e servirà soltanto se una determinata persona risulterà positiva al Covid-19. In quel caso, con il permesso dell’interessato, si potrà accedere ai dati dell’app e scoprire con chi è stato a contatto negli ultimi giorni, per poter così arrivare più velocemente a un elenco preciso degli altri individui a rischio contagio.
QUANDO SARA’ DISPONIBILE? – Al momento è in corso la fase di test dell’applicazione, ma si conta di renderla disponibile “in tempi ravvvicinati”, come affermato dal commissario straordinario Domenico Arcuri.