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L’Italia prosegue nella sua quarantena per combattere il coronavirus. Tra un flash mob e l’altro il territorio dimostra di essere più unito che mai in un momento così complicato. E’ opportuno osservare che l’epidemia da Covid-19 non sarà cessata attraverso un decreto, bensì dal rallentamento considerevole di casi. In molti si chiedono cosa stiano a significare veramente dunque le date di mercoledì 25 marzo e quella di venerdì 3 aprile.
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L’11 marzo il Premier Conte ha emanato un decreto cui restrizioni hanno validità fino al 25 marzo. Cosa riaprirà quel giorno? In concomitanza potrebbero esserci ulteriori comunicato ufficiali in merito, ma ora come ora le misure più restrittive che riguardano la chiusura di bar, ristoranti e numerose attività di commercio al dettaglio dovrebbero fermarsi. Il 25 marzo non rientra nel decreto della zona rossa: sarà fondamentale studiare i contagi di questa settimana per far sì che il comunicato dell’11 marzo finisca nella data prevista.
AGGIORNAMENTO – Secondo quanto si legge dal nuovo dpcm “Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 nonché a quelle previste dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020″.
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