“Si valuterà la prospettiva per programmare un eventuale allentamento delle misure. Non posso dire che cosa ci sarà il 14 aprile. Non siamo nelle condizioni”. In questo modo il Premier Giuseppe Conte ha preferito non esporsi riguardo alla fine delle restrizioni, prolungate ufficialmente in conferenza stampa nella serata di mercoledì 1 aprile. Restano i dubbi su cosa accadrà dopo Pasqua, apriranno i negozi? Quali attività lavorative saranno nuovamente abilitate?
Corretto sottolineare innanzitutto che la riapertura e la fine della quarantena vanno in linea con il calo dei contagi e dunque con l’abbassamento del rischio di una nuova ondata che potrebbe costringerci a rientrare nuovamente tutti in casa, vanificando gli sforzi fatti.
Ci sono però varie ipotesi su cosa potrebbe riaprire e rientrare nuovamente al centro della società: “Bisognerà osservare se la curva va bene. A quel punto certamente alcune attività produttive si potranno riaprire, ovviamente mettendo in sicurezza i lavoratori”, ha rivelato il professor Giovanni Rezza lasciando uno spiraglio concreto.
Va detto che potrebbero riprendere le attività i lavoratori immuni o quelli meno fragili, attività in cui non c’è il contatto stretto con il cliente come i calzolai, tappezzieri e falegnamerie. Per i lavori in ufficio invece potrebbe essere prolungato lo smart working, mentre mansioni come il parrucchiere potrebbero essere abilitate solo con le dovute accortezze, su appuntamento per esempio e uno alla volta.
