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Coronavirus, l’infettivologo Galli: “Riaprire ora sarebbe un errore”

Fondamentale programmare riapertura, ma accelerare è un errore“. Con queste parole l’infettivologo Massimo Galli commenta l’ipotesi di un ritorno alla normalità. Inoltre, si dice “concettualmente d’accordo” sull’obbligo delle mascherine imposto in alcune regioni italiane, tra cui la Lombardia. Galli, intervenuto sulla questione nel corso della trasmissione “Omnibus” su La7, ha spiegato: “Resta sempre un problema, riguardante anche le altre regioni e il governo centrale: spesso saltano fuori indicazioni anche impositive senza la garanzia che le persone possano accedere al manufatto necessario“. Secondo il primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, “dire di mettere la mascherina senza garantire che tutti possano averla è un elemento di confusione, anche se oggettivamente l’ordinanza della Regione Lombardia prevede di coprirsi comunque naso e bocca anche con altro tipo di strumento. Questo problema delle mascherine mi fa dire che c’è una rigidità del sistema produttivo che, al di là di una serie di buone volontà espresse, pur trovandosi in guerra, non riesce a convertirsi rapidamente nella produzione degli strumenti necessari alla guerra“.

È più facile forse fare mascherine che cannoni, così come è più facile forse decidere di mettere in piedi delle filiere nazionali interne per la produzione di alcuni farmaci e reattivi di laboratorio. Non è semplicissimo, ma noi siamo in un sistema generale che ci vede clienti e non produttori per la stragrande maggioranza di cose che servono in una simile condizione. Anche su questo bisognerà pensare” aggiunge l’esperto.

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