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Wuhan, 18-27 ottobre 2019. Diecimila atleti per i Giochi Mondiali militari. Il primo caso di contagio di coronavirus è stato ufficialmente riconosciuto dalla Cina il 17 novembre ma le diverse testimonianze di quel periodo fanno pensare altro. Dopo la rivelazione di alcuni pentatleti come Elodie Clouvel e Valentin Belaud “Siamo stati a Wuhan, poi ci siamo ammalati, lui ha saltato tre giorni di allenamenti, io ho avuto problemi mai avuti prima. E quando abbiamo parlato con un medico militare, ci ha detto: penso che l’abbiate già avuto perché gran parte della delegazione si è ammalata“, ora arriva anche la testimonianza dell’italiano Matteo Tagliariol: “Quando siamo arrivati a Wuhan, quasi tutti ci siamo ammalati. Io ho avuto tosse, molta tosse. Valerio Aspromonte è stato a letto quasi tutto il tempo. In tanti hanno avuto febbre, anche se non altissima. C’era qualcuno con la mascherina, ma come avevo già visto nelle trasferte cinesi. Nulla di più. L’unica cosa è che in infermeria non c’erano più nemmeno le aspirine, tutto finito, tanta era stata la richiesta di medicinali per tutti quelli che si erano ammalati“. E ancora: “Per una settimana sono stato benino, poi ho avuto la febbre altissima. Sono asmatico, ma il problema è lieve, e in quei giorni invece sentivo che non respiravo. Ho detto a Martina (Batini, la compagna, azzurra del fioretto): se vedi che non respiro bene, chiama l’ospedale“.
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