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La seconda ondata di coronavirus non finirà prima di marzo-aprile 2021. Un modello matematico è pronto a gettare nello sconforto miliardi di persone, visto che alcuni esperti ipotizzano come la pandemia possa crescere nelle sue proporzioni nonostante i progressi in campo medico (vaccini quasi a buon punto) e i tanti lockdown. Lo spiega Francesco Sannino, professore dell’Università Federico II di Napoli: “Nella nostra analisi abbiamo cercato di comprendere il modo in cui avviene l’interazione tra i vari paesi, con lo scambio di viaggiatori che diffondono l’infezione. Generalizzando l’approccio, abbiamo notato che la fine della prima ondata è avvenuta nella maggior parte dei paesi e degli stati analizzati a circa 14-17 settimane dai primi casi registrati. Se immaginiamo un sistema estremamente semplificato con solo due regioni, in cui solo la prima presenta casi accertati la chiusura delle frontiere anticipata influenza il momento di picco. In base all’efficacia e all’efficienza delle misure che stiamo adottando, le previsioni indicano che dovremo attendere marzo o aprile 2021 per vederne la fine”.
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