“Siamo in guerra. La liberta più importante che va garantita in questo momento è la libertà di vivere. Tutte le misure che sono state prese dal governo sono importanti, ma io le avrei prese prima. Queste le parole di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, collegatosi in diretta streaming per aggiornare sulla situazione coronavirus in uno dei territori più grandi del sud Italia. “In Campania abbiamo adottato misure anche più stringenti del Governo, e spesso anche prima che venissero prese altrove.
“La priorità è la Lombardia. Chiunque si senta estraneo a uno sforzo di solidarietà nazionale non merita di dirsi italiano – ha continuato De Luca -. C’è una seconda priorità, cioè quella di evitare che l’epidemia non esploda anche al sud, perché se succede non avremo la possibilità di aiutare la Lombardia e il nord Italia, e sarà una tragedia per l’Italia. Abbiamo detto che delle cose andavano corrette, perché ora abbiamo il tempo per correggere, domani non si sa”.
“Qua si parla di rispetto della privacy – ha affermato il presidente della Campania -. Ma stiamo scherzando? In questo momento dobbiamo fare i conti con tutte queste misure, che si attuano quando si è in guerra. In Corea del Sud sono stati controllati tutti i cittadini, non solo chi aveva sintomi. Sono stati controllati i cellulari, le carte di credito. Sono misure difficili, ma che servono quando si è in guerra. E qui si fa il dibattito sul rispetto della privacy”.
“Qui in Campania dobbiamo combattere due nemici, il primo e’ il virus, il secondo sono i ‘porta seccia’ – afferma De Luca -. Dicansi porta seccia i soggetti dotati di poteri oscuri che hanno ereditato, gente che sta male se le cose vanno bene , avete un tale buco nero tra le le vostre orecchie che non consente l’uscita del pensiero. Io ho detto che senza forniture eravamo vicino al collasso, loro hanno detto che la Campania è al collasso, non è arrivato alcun collasso”.