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Come riporta l’edizione di Bergamo del Corriere della Sera, la situazione in Lombardia e, in particolare, nel bergamasco sarebbe più preoccupante di ciò che appare. Nel marzo 2020, a Bergamo e provincia, si registrano infatti oltre il doppio delle morti ufficiale registrate alla Regione, per una cifra che si aggira all’incirca sulle cinquemila vittime. A far crescere questo dato preoccupante sono sopratutto i piccoli paesi, come ad esempio Fara Gera d’Adda, dove si è triplicato il numero dei morti o la piccola Valbondione, dove si è passati da 1 a 12 deceduti. Si tratta di momenti davvero difficili in Lombardia, dove la situazione non accenna a migliorare. Non a caso, nella giornata di martedì 31 marzo i morti sono aumentati di 91. “E’ una sofferenza quotidiana che stiamo affrontando con ogni sforzo possibile” ha commentato al Corriere il sindaco di Scanzo Davide Casati.
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