
Vladimir Putin (CC BY 4.0 Deed)
Lo sport mondiale saluta in queste ore la nuova presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Kirsty Coventry. Per la prima volta nella storia sarà dunque una donna a guidare il CIO, succedendo così a Thomas Bach che ha ricoperto il ruolo dal 2013. La ex nuotatrice classe 1983 dello Zimbabwe diventerà anche la prima persona africana al comando del comitato olimpico e sicuramente avrà la questione Russia come uno dei temi più scottanti da dover gestire.
LE PAROLE DI COVENTRY DOPO LA VITTORIA
Ecco quindi che le massime autorità russe si sono subito fatte sentire dopo i risultati delle elezioni presidenziali del CIO. Tra i messaggi di congratulazioni per Conventry c’è infatti anche quello di Vladimir Putin. Tramite un telegramma pubblicato sul sito del Cremlino, il presidente russo ha infatti pubblicamente esaltato l’elezione della due volte campionessa olimpica dei 200 dorso. “I risultati del voto che ha avuto luogo dimostrano in modo convincente la vostra grande autorità nel mondo dello sport e il riconoscimento dei vostri straordinari risultati personali – si legge nel comunicato di Putin – Sono sicuro che la vostra esperienza unica e il vostro interesse nella reale promozione dei nobili ideali olimpici contribuiranno al successo in un lavoro così responsabile.” Il presidente russo ha augurato a Coventry “benessere e una salute forte, veramente sportiva”.
Meno ufficiali, ma non per questo meno importanti, le parole di Mikhail Degtyarev. Il ministro dello Sport di Mosca ha infatti commentato tramite il proprio canale Telegram l’elezione di Coventry facendo un chiaro riferimento al possibile ritorno della Russia alle Olimpiadi. “Ci aspettiamo che nell’era della nuova presidente il movimento olimpico diventerà più forte, più indipendente e prospero e che la Russia tornerà sul podio olimpico”. Parole che lasciano poco spazio all’immaginazione e che danno un’idea della pressione che il Cremlino vuole subito esercitare sul nuovo direttivo del CIO.
Coventry non è comunque una sprovveduta a livello politico, avendo già ricoperto diversi ruoli di peso. Una volta conclusa la carriera agonistica, dopo le Olimpiadi di Rio 2016, è infatti subito diventata vice-presidente dell’Associazione Internazionale Surf. Un ruolo che ricopre ancora oggi in parallelo con le attività della KCA Swim Academy, che si impegna nell’insegnare nuoto ai bambini. E’ inoltre una delle fondatrici di HEROES, un’organizzazione non profit che utilizza lo sport per aiutare i bambini tra i 6 e i 13 anni che vivono in aree meno privilegiate. Nel 2018 l’ulteriore step a livello politico, diventando ministro dello Sport in Zimbabwe.