Terminato il quadriennio olimpico con le Olimpiadi di Parigi 2024, tutto il mondo dello sport è in movimento per le elezioni in vista del prossimo quadriennio, quello tra il 2025 e il 2028. Dalle federazioni nazionali al Comitato Olimpico Internazionale, la grande macchina della politica sportiva è già avviata e si avvicina sempre più al culmine, ovvero proprio alle elezioni del Cio. Appuntamento a metà marzo 2025 in Grecia.Â
In corsa per la poltrona attualmente occupata da Thomas Bach (che non si ricandiderà ) c’è anche Morinari Watanabe. 65 anni, nato nella Prefettura di Fukuoka, Watanabe è stato da poco rieletto per il terzo mandato consecutivo alla guida della Federazione Internazionale di Ginnastica. Watanabe ha presentato il proprio “manifesto” in vista delle elezioni del Cio, puntando su un’idea ambiziosa: organizzare le Olimpiadi estive in cinque città di cinque continenti diversi.
“Olimpiadi in cinque continenti”, il programma di Watanabe
“I Giochi sono cresciuti così tanto che ora, dal punto di vista economico e ambientale, è difficile ospitarli nella maggior parte delle città ”. La proposta è chiara: “Cinque città dei cinque continenti, nello stesso periodo di tempo”. È questa la soluzione individuata da Watanabe, che ha definito “superato” il modello attuale, in quanto “risale al diciottesimo secolo”. Diversi i fattori che verrebbero utilizzati per decidere le città in cui disputare i Giochi, tra cui la maggiore convenienza per gli atleti. Inoltre, ciascuna città ospiterebbe le gare di dieci discipline. La possibilità di condividere le emozioni delle Olimpiadi in tutto il mondo sarebbe garantita da una trasmissione in streaming 24 ore su 24. Inoltre, per Watanabe, questa soluzione permetterebbe anche le città più piccole, attualmente escluse dai processi di selezione, di considerare la possibilità di ospitare la manifestazione.
Watanabe e non solo: i candidati alla presidenza del Cio
Watanabe, chiaramente, non è il solo in corsa per la presidenza del Comitato. Il dirigente giapponese, che diventerebbe il primo asiatico a capo del Cio, è in lizza contro il vicepresidente del Cio, lo spagnolo Juan Antonio Samaranch Jr.; il presidente dell’atletica mondiale, il britannico Sebastian Coe; il presidente dell’Unione ciclistica internazionale, il francese David Lappartient; il presidente svedese/britannico della Federazione internazionale di sci, Johan Eliasch; il ministro dello sport dello Zimbabwe, l’ex nuotatrice olimpica Kirsty Coventry; il principe Feisal Al Hussein di Giordania.