
Tour Eiffel Olimpiadi Parigi - Foto Khademian Farzaneh/ABACA / IPA
Kirsty Coventry è la prima donna della storia alla guida del CIO. L’attuale ministra della Gioventù e dello Sport dello Zimbabwe ed ex nuotatrice, fa parte del Comitato Olimpico Internazionale dal 2013 e in passato è stata presidente della Commissione atleti del CIO. Nata ad Harare il 16 settembre 1983, Coventry ha partecipato a cinque rassegne a cinque cerchi (dal 2000 al 2016), raggiungendo il podio nel corso di due edizioni: le Olimpiadi di Atene 2004, in cui ha ottenuto l’oro nei 200 dorso, un argento nei 100 metri dorso e il bronzo nei 200 metri misti, e i Giochi di Pechino 2008, che l’hanno vista confermare l’oro nei 200 dorso e collezionare tre argenti nei 200 e 400 metri misti.
Si è ritirata dal nuoto nel 2016, dopo i Giochi di Rio de Janeiro, diventano nello stesso anno la Vice-presidente dell’Associazione Internazionale Surf, ruolo che ricopre tutt’ora. Dopo il ritiro ha poi fondato la KCA Swim Academy, che si impegna nell’insegnare nuoto ai bambini. E’ inoltre Co-Founder di HEROES, un’organizzazione non profit che utilizza lo sport per aiutare i bambini tra i 6 e i 13 anni che vivono in aree meno privilegiate. Nel 2018 è diventata Ministro dello Sport in Zimbabwe.
LE PAROLE DI COVENTRY
“Sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del Cio, e la prima africana. Oggi e’ stato rotto un tetto di cristallo”. Sono le prime parole da presidente di Kirsty Coventry, secondo quanto riportato da Bbc. “E’ un momento straordinario. Spero che questo voto sia di ispirazione per molte persone. Sono pienamente consapevole delle mie responsabilità come esempio nel ruolo”.
Coventry, prima di essere eletta, ha firmato una lunga lettera, poi pubblicata dal CIO: “Cari colleghi, sono profondamente onorata di presentarmi come candidata per la guida della nostra straordinaria organizzazione. La mia motivazione è ricambiare il Movimento con ciò che mi ha dato e che mi ha permesso di essere chi sono oggi. Come custodi di questo movimento, abbiamo la responsabilità di proteggere e costruire sull’eredità di coloro che ci hanno preceduto, assicurandoci che gli Atleti rimangano al centro di ciò che facciamo mentre continuiamo a offrire il miglior evento sportivo al mondo. Guardando al futuro, riconosciamo che sfide e opportunità ci attendono e sarà nostro dovere affrontarle insieme. Attraverso la collaborazione, la trasparenza e la leadership intenzionale attingeremo alla nostra esperienza, conoscenza e passione per prendere le decisioni necessarie per andare avanti. Dobbiamo affrontare queste decisioni con coraggio, rimanendo fedeli ai nostri valori di amicizia, rispetto ed eccellenza”.
“Questi valori, insieme al nostro documento guida, la Carta Olimpica, hanno resistito alla prova del tempo, evolvendosi quando necessario per rimanere rilevanti, ma sempre incrollabili nei loro principi. Nelle nostre conversazioni, abbiamo esplorato obiettivi e condiviso idee per il futuro, concentrandoci su impegno, responsabilizzazione e rilevanza. Con il successo di Parigi e un finanziamento stabile garantito per i prossimi anni, ora è il momento perfetto per rivalutare e riallineare la nostra organizzazione per un ulteriore miglioramento e
un maggiore successo. Dobbiamo valutare criticamente le nostre priorità, riconoscere e agire sulle nostre debolezze e
rimanere intransigenti nei nostri standard. I progressi della tecnologia ci offrono gli strumenti per semplificare le operazioni, migliorare il coinvolgimento dei fan e connetterci con un pubblico globale in crescita. Affrontare le inefficienze e ridurre le ridondanze nelle nostre
strutture offre un’opportunità per garantire che ogni parte del Movimento Olimpico contribuisca al suo pieno potenziale“.
“Questi sforzi apriranno nuove strade per la partecipazione ed estenderanno la portata della nostra piattaforma. Gli Olympic E-Sports Games e l’Olympic Qualifier Series sono esempi che presentano entusiasmanti opportunità per raggiungere nuove fasce demografiche ed esplorare nuove strade, allineandosi ai nostri valori olimpici e aumentando i ricavi. In questo mondo sempre più connesso, la nostra rilevanza e
crescita dei ricavi dipendono dal rimanere autentici, dall’essere costantemente innovativi e dall’offrire esperienze più personalizzate. La mia missione di guidare l’emancipazione, rafforzare il coinvolgimento e garantire che rimaniamo rilevanti è guidata dalla filosofia di Ubuntu: “Io sono perché noi siamo”. Questo principio evidenzia la forza combinata della comunità olimpica e la nostra responsabilità di elevarci a vicenda. Sottolinea inoltre la stretta partnership che condividiamo con il Comitato Paralimpico Internazionale. Insieme, questi eventi servono come un faro di speranza e ispirazione, un simbolo del progresso umano con possibilità illimitate“.
“Questo documento è una visione condivisa per il nostro futuro, il cui fondamento è ancorato a 5 priorità che riflettono il nostro ecosistema olimpico, sottolineando l’importanza di sfruttare i punti di forza individuali per amplificare il nostro impatto collettivo. Non vedo l’ora di continuare a impegnarmi con voi nei prossimi mesi e, se mi verrà affidata l’ opportunità, di tracciare insieme una rotta, verso un futuro in cui le Olimpiadi rimangano l’apice dello sport e un faro di ispirazione per le generazioni future”, conclude.